Disaster manager, lo specialista che gestisce l’emergenza.

11/12/2010|IN NEWS

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Roma, 9 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Catastrofi naturali o provocate dall'uomo, terremoti, alluvioni, e più in generale, situazioni di emergenza. E' questo l'ambito di lavoro del 'disaster manager', una figura nata negli Stati Uniti negli anni '70. ''Il disaster manager -spiega a Labitalia Francesco Santoianni, esperto di Disaster Management e tra i primi docenti in Italia della materia- si occupa di pianificare e gestire l'emergenza , con competenze pluridisciplinari, dalla logistica alla psicologia''. Insomma, un professionista che, nel momento del bisogno ''è in grado di dare a ogni persona della comunità disposizioni su cosa fare, come farlo e, soprattutto, con chi farlo'', aggiunge Santoianni che si è specializzato negli Stati Uniti, presso il FEMA (l'agenzia federale di protezione civile) in Civil Defence e a Ginevra, presso l'UNDRO-DHA (l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri), in gestione dell'emergenza vulcanica. Santoianni, che è stato in Abruzzo ad allestire un campo, sottolinea che però ''in tutta Italia operano solo 130 disaster manager circa'', laddove, invece, ''ogni Ente locale dovrebbe averne uno''. Colpa dei deficit pubblici? No, colpa piuttosto di un atteggiamento culturale ancora arretrato. ''Non e' detto che gli Enti locali debbano assumere un'altra persona in organico: basterebbe -avverte Santoianni- che un dirigente chiedesse di poter accedere a un'adeguata formazione: un piccolo investimento che -sottolinea l'esperto- avrebbe una ricaduta estremamente positiva, anche da un punto di vista economico''. In Italia già tre università (Perugia, Messina e Torino) hanno avviato corsi triennali di Laurea in Disaster Management, mentre in molti atenei italiani sono attivi master di primo e secondo livello, con specializzazioni sulle varie attività della protezione civile: a Roma, alla Sapienza, ci si perfeziona in Ingegneria dell'Emergenza, a Pisa sulle Tecniche sanitarie, a Firenze alla facoltà di Ingegneria, in Coordinamento delle attività, e alla facoltà di Medicina, in Medicina delle Catastrofi. E per una tragica ironia della sorte, anche all'università di L'Aquila (Facoltà di Scienze Matematiche e Naturali) è attivo una master in Gestione dei rischi naturali e protezione civile. ''Un compito fondamentale del disaster manager -prosegue Santoianni- è quello di evitare l'aggravarsi della situazione''. Una cosa che, però, rischia di essere molto complicata. ''Il disaster management -ricorda- punta a organizzare la comunità colpita da un evento catastrofico in breve tempo. Anche nel recente caso del terremoto abruzzese, per salvare la vita alle persone sono a disposizione poche ore, un tempo spesso troppo breve per aspettare che arrivino i soccorsi alle persone sotto le macerie. La comunità deve saper intervenire da sola, con un' adeguata formazione e direzione''. Per fare questo, conclude Santoianni, occorre però ''rendere obbligatori i Piani Comunali di Protezione civile in tutti Comuni d'Italia, sviluppare in tutti gli Enti locali una seria formazione del personale e premiare i Comuni più virtuosi, concentrando questo lavoro -conclude- nelle aree a più alto rischio''.